martedì 27 marzo 2012

Dialogo con lo spirito Men-Ak – IV Puntata – Vivete le vostre emozioni

Proseguendo con determinazione nel nostro progetto di ricerca e divulgazione, pubblichiamo la trascrizione di una canalizzazione, effettuata tramite visualizzazione guidata, con lo spirito Men-Ak, di Elfo dell'Alchimista. Potrete avere ulteriori informazioni direttamente da lui, partecipando al nostro convegno “Interferenze Aliene: sulle orme della nostra evoluzione” che si terra' a Torino il 15 Aprile 2012.

Buona lettura e grazie per l'interesse che state manifestando nei nostri confronti!


Li' al primo istante... cosa provi li'?

E' bianco.

E tu come sei fatto?

Sono una sfera bianca.

Sei solo?

No.

Chi c'e' con te?

Tante altre sfere adesso.

E sono tutte come te?

Si'.

E cosa fai li'?

Aspettiamo.

Cosa aspettate esattamente?

Non lo so ancora.

E tu ce l'hai un nome?

Non ancora.

Qual e' la ragione della tua esistenza?

Vivere... capire perche' siamo qui... ancora non lo sappiamo.

E cosa aspettate?

Avere istruzione sul da fare.

Adesso prova a vedere cosa avviene di li' a poco?

La luce bianca finisce, rimaniamo solo noi, con uno sfondo scuro.

E ora cosa fate?

Dobbiamo fare esperienze.

Chi l'ha deciso?

L'Uno.

Chi e' l'Uno?

Siamo noi.

Ci sono anche dei neri?

Adesso no.

Ora prova a vedere tutto il tuo percorso di esperienze, che hai fatto da li' ad ora in questo contenitore... Lo vedi?

Si'.

Ce l'hai un nome ora?

Si', Men-Ak... Questo e' il nome che ha scelto A.

L'ha scelto lui?

Si', e' lui che comanda in questo essere... Io e lui siamo come una cosa unica... Puo' essere difficile comprendere, ma alla fine la sua esperienza e' la mia esperienza... E' la stessa cosa.

Con la differenza che la sua esperienza materiale viene trasformata, mentre la tua esperienza e' unica?

Si' ma nella materialita' non c'e' realta'. Questo e' il nostro spazio di esperienza.

Chi era l'incarnazione precedente a questa attuale? Sempre un terrestre?

Si'.

E prima del periodo da terrestre?

Ce ne sono state non poche.

Hanno tutte la stessa valenza?

Il primo... beh vuoi sapere da dove vengo io? Io vengo dalle stelle... voi le chiamate stelle, costellazioni, ma non sono proprio come le vedete voi. Io ho avuto origine in quella che voi chiamereste costellazione di Orione, ma la mia stella e' da un'altra parte.

Qual e' la tua stella?

Non l'avete trovata.

In quale costellazione si trova?

Non fa parte di una costellazione visibile.

E' troppo lontana?

Si'.

Quindi tu hai avuto origine in Orione?

Vicino, tra la costellazione di Orione e quella che voi chiamate costellazione del Cigno, c'e' un sistema solare, ci sono molti pianeti. E' in un punto a meta' strada, non e' identificabile in nessuna delle due costellazioni.

Sei anche stato in Andromeda?

Si', dopo.

Li' tra Orione e il Cigno hai fatto la tua prima esperienza in assoluto?

Si'. Ne ho fatte tante.

Qual e' il tuo scopo?

Diventare consapevole di cio' che siamo. L'unico modo e' l'esperienza. Noi ci nutriamo di consapevolezza, esperienza, e' l'unico modo per comprendere l'Uno.

E adesso come mai sei qui sulla Terra?

Perche' dovevamo aiutare questo sistema solare. Aveva bisogno di noi.

E voi da chi siete coordinati?

Noi.

Esiste un capo, una gerarchia?

Difficile spiegarti. Le gerarchie sono dovute alle esperienze. Alla fine tutto si riunira' ad Uno, siamo noi Uno. E' la consapevolezza di noi stessi che conta. Non c'e' un capo, siamo tutti capi, siamo tutti nessuno.

La decisione di aiutare il sistema solare e' stata collettiva o autonoma?

E' collettiva in base all'esperienza che abbiamo. Abbiamo deciso di far crescere questo sistema, aiutare la stella, l'evoluzione e' quello che stiamo cercando.

Per te il fatto di essere qui incarnato in un terrestre rappresenta un'evoluzione o un'involuzione necessaria?

Non c'e' involuzione, e' tutta evoluzione. Non esiste niente da considerarsi cosa sbagliata, i percorsi sono molteplici ma con un unico obiettivo: essere consapevoli dell'Uno.

E quindi fa parte del gioco, da livelli piu' alti, ritornare in dimensione fisica?

Si'.

Non e' una scelta sofferta?

No, mai. Puo' sembrare a voi nella materialita', ma non c'e' sofferenza.

E vi adattate in questi corpi?

Siamo noi, li creiamo.

Quando sei entrato in questo corpo in cui sei attualmente?

Alla sua nascita.

Quando e' stato concepito, o dopo il parto?

Quando e' stato concepito.

Sei a conoscenza di altri spiriti che entrano dopo la nascita?

Loro non entrano permanentemente, si connettono, comunicano.

E il risultato come e'?

E' lo stesso. E' sempre un percorso di consapevolezza, quindi non e' un problema. Quelli che si connettono vivono in piu' posti, fanno esperienze multiple (nello stesso tempo). Non vuol dire che sia meglio o peggio, e' solo un percorso diverso. E' sempre dovuto alla ricerca della conoscenza.

Prova a ricordare gli ultimi istanti di vita nella tua precedente esistenza... Chi sei?

Un soldato.

Di che nazionalita'?

Belgio o paesi bassi.

E state combattendo?

La prima, 1918.

E cosa succede nella scena?

Sono in trincea... Dobbiamo raggiungere un'altra zona... C'e' puzza, c'e' un sacco di rumore, fa schifo... Poi mi sparano, non so da dove arriva il colpo... Sono gia' fuori dal corpo... X mi ha girato, sono gia' morto, non c'e' piu' niente da fare.

E poi che succede?

Ci sono i miei genitori, mia sorella, mi dicono di non aver paura e di seguirli.

E poi che succede?

Sono di nuovo una sfera, con altre... poi torno giu... come in un tunnel che ruota velocemente.

E poi?

Sono gia' qua dentro.

Cosa vedi intorno a te?

Credo la pancia.

Dove hai scelto il nuovo corpo?

Non lo so.

Lo hai scelto tu?

Si', penso. Non c'e' il tempo quando non sei nella materialita'.

L'hai scelto tu?

Si', altrimenti non sarei qui

E li' ricordi la vita precedente da soldati?

Si', ma i ricordi non sono piu' vividi come prima, e' come vedere un film, e' come se le emozioni venissero riutilizzate, usufruite.

Ed e' giusto non ricordare?

Ti ricordi, sono solo le emozioni che non ci sono piu'.

E che fine hanno fatto?

Trasformate in energia.

E dove va quest'energia?

Ad alimentare questo universo.

Io, M., ecc, facciamo parte di un unico progetto?

Il progetto e' collettivo, ma personale. Pero' si', facciamo sempre parte dello stesso gruppo. Gli amici qua non si incontrano mai per caso.

Quanti progetti alternativi ai nostri ci sono?

Nessuno, alla fine si va sempre ad un solo risultato.

Pero' ce ne sono tanti, con scopi differenti?

Lo scopo e' sempre la consapevolezza, nel bene e nel male, non cambia niente.

Quelli del male non vogliono un altro scopo?

No, stanno solo prendendo consapevolezza del male. Puo' sembrare brutto, ma non lo e'.

A voi va bene la presenza di cosi' tanti zombie sul nostro pianeta?

Gli zombie, come li chiami te, sono parti di consapevolezza anche quelli. Puoi chiamarli dei percorsi primitivi a differenza di altri, ma l'universo e' grande per questo. Non sono zombie, sono poco evoluti.

E a voi va bene cosi'?

Il percorso e' personale. Ci sono stelle piu' grandi, stelle piu' piccole, come tutte le cose. Non e' un problema mio se gli va bene, e' un loro percorso, hanno scelto in questo momento di essere poco evoluti e lo sono.

Hanno scelto loro oppure sono stati manipolati?

Scelta personale.

Anche il non scegliere, puo' essere considerata una scelta personale?

Nessuno non sceglie, puoi scegliere di non scegliere, e alla fine hai fatto una scelta.

E' il loro caso?

Di alcuni si'.

E noi non dovremmo renderli consapevoli?

Si'...

Io agisco consapevolmente per aiutare l'evoluzione, pero' anche questa e' una mia scelta, un mio percorso. Poi tu lo sai bene, non siamo tanto differenti.

Vuoi ancora dirmi qualcosa?

Vivete al meglio le vostre emozioni. Questa e' la chiave della consapevolezza, ed e' cio' che vi fa sentire bene, tutto il resto non conta. Imparate a parlarvi, troppa gente ha smesso, per questo siamo qua. L'Uno sara' Uno quando tutti saranno consapevoli. Fino ad allora, bisognera' aiutare, e' questa la chiave.


Grazie ad Andrea Dal Bon (Elfo dell'Alchimista)


4 commenti:

  1. :) Grazie per la bellissima testimonianza.
    L.

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  2. Grazie per la testimonianza...inoltre vorrei dire che, anche se i fatti sono vicini, c'è bisogno di parole che ci spronano in modo costante a percorrere la nostra via e continuino a farci riflettere...come un monito. Questo perchè è molto facile dimenticare quello che si pensa di sapere.
    Come ogni giorno i TG ci ricordano fino alla morte che noi non possiamo niente, noi ricordiamogli che POSSIAMO!:)ciao!

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  3. http://www.youtube.com/watch?v=av1jIYo7_IE&list=FL5gmw5MJHemN2yNTQ7E7vBQ&feature=plcp

    penso sia interessante...
    ciao

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  4. Mi è piaciuta molto!
    Ricc

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